Daniel Good Rare Books and Engravings
1624 G. Laurus, Giardini di Mecenate, Roma, Italia incisione
1624 G. Laurus, Giardini di Mecenate, Roma, Italia incisione
Giardini di Mecenate
Antiquae Urbis Splendor, Hoc Est Praecipua Eiusdem Templa Amphitheatra Theatra Circi Naumachiae Arcus Triumphales Mausolea .Romae, Apresso Vitale Mascardi, Roma, 1612-1622.
DALLA RARISSIMA PRIMA EMISSIONE IN PEZZI FINO AL 1622. CORRISPONDENTEMENTE LE INCISIONI SONO PARTICOLARMENTE NETTE E BEN DEFINITE. In questo, e solo in questo numero, non c'è testo sul verso delle incisioni
FINE INCISIONE da una delle opere più influenti e belle sui monumenti e sulle antichità dell'antica Roma. L'Antiquae urbis splendor ("Lo splendore della città antica") è stato un importante libro di consultazione e fonte di ispirazione per molti scrittori e artisti. Giacomo Lauro fu un incisore romano attivo dal 1583 al 1650 circa.
Foglia: 26 x 21 cm
Sverminazione al margine inferiore. Diteggiatura minore ai margini.
Costruito su un antico cimitero sul colle Esquilino da Mecenate (ca. 74-8 a.C.), un ricco cavaliere, consigliere di Augusto e protettore di poeti come Virgilio e Orazio. Fonti antiche raccontano che Mecenate ebbe la prima piscina riscaldata di Roma; e che i giardini contenevano un'alta torre. Il cosiddetto “Auditorium” è conservato ed è visitabile. Dopo la morte di Mecenate i giardini divennero proprietà imperiale. Tiberio visse qui quando tornò a Roma nel 2 d.C. dall'esilio a Rodi.
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