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1612 Van Veen (1556-1629) Quarto handcol Il giorno calpesta il tallone del giorno! MORTE – Emblematica
1612 Van Veen (1556-1629) Quarto handcol Il giorno calpesta il tallone del giorno! MORTE – Emblematica
Otto van Veen (1556-1629); Incisa da suo fratello Gijsbert van Veen
Il giorno calpesta il tallone del giorno e le lune nuove si affrettano a tramontare; eppure tu sull'orlo della tomba ti impegni per il taglio di lastre di marmo e, dimentico della tomba, edifichi un palazzo). Il testo è tratto da Orazio, "Odi", Libro II, 18, righe 15-19.
25,4×19,7 cm
Colore a mano successivo.
Originale del 1612.
Testo al verso in Testi in latino, francese, spagnolo, italiano e olandese.
Otto van Veen era un pittore e umanista di Leida che fuggì nei Paesi Bassi meridionali nel 1572 a causa dei disordini politici. A Liegi studiò alcuni anni con Domenico Lampsonio, e poi partì per un soggiorno di cinque anni in Italia. Dopo il suo ritorno si stabilì ad Anversa. Vaenius cercò sempre di mantenere il favore della Corte. Fino al ritorno del suo allievo Rubens dall'Italia, fu il principale pittore di Anversa.
Lavorò per Rodolfo II a Praga, fu pittore di corte di Alessandro Farnese e di Albrecht e Isabella. Fu il tutore più influente di Pieter Paul Rubens. Negli ultimi anni produsse libri di emblemi, il primo dei quali fu Q. Horatii Flacci emblemata. I suoi disegni furono per lo più incisi dal fratello minore Gysbrecht.
Gijsbrecht o Gijsbert van Veen è stato un pittore e incisore rinascimentale olandese, fratello di Otto van Veen. Nato a Leida, viaggiò da giovane attraverso l'Italia e si stabilì a Bruxelles, dove morì.
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